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Mirko e Giada. la mia alunna porcellina


di Membro VIP di Annunci69.it Joel22
20.03.2025    |    12    |    0 6.0
"Sembrava volesse fondersi con me tanto eravamo abbracciati e tanto la sua lingua cercava la mia e l'impeto aumentò ancora di più quando la mia mano trovò..."
Come spesso succede ogni cambio di stagione mi frega e così da martedì scorso sono costretto a casa indolenzito e un po di febbre. Cosi la mattina successiva mi sentivo decisamente meglio, ma ero ancora debole così decisi di chiamare in hotel ed avvisarli che sarei rimasto assente anche oggi e sicuramente tutto week end.
Nel chiudere la chiamata ecco che mi arriva una notifica. un messaggio whatsapp è Giada, una ragazza di quinta superiore management alberghiero a cui do delle ripetizioni su accoglienza e matematica.


"Ciao prof. Mirko, oggi potremmo fare un po' prima?, ho l'allenamento di karate e non vorrei fare tardi"..
"Ciao Giada, Scusa ma oggi sono un po' influenzato, temo dovremmo rinviare a domani..se ti va bene"
"Noooo domani ho la verifica, dai prof, non riesci proprio?.... Sto per entrare a scuola, facciamo uno sforzo e vengo da te stamattina così ti faccio anche da infermiera" .. che dici prof.... E aggiunse l'emoticons con dell'angioletto e la faccina ammiccante”....

In realtà non ne avevo proprio voglia, ma se la ragazza era disposta a non andare un giorno di scuola per le ripetizioni doveva essere davvero in crisi, così accettai. La scuola dove frequentava Giada è molto vicina a casa mia, così dopo pochi minuti fu da me, prima che io riuscissi a vestirmi e preparare la scrivania per la lezione.
Così quando arrivò la accolsi con la solita tuta da ginnastica che indosso in casa e la feci accomodare in salotto, dicendole di attendere 2 minuti intanto che preparavo l'occorrente per la lezione.
"Non ti preoccupare prof, intanto preparo il te" ….Rispose sorridendo e mostrandomi delle bustine che aveva portato con se.



Giada è una ragazza molto carina, bionda dei bellissimi occhi verdi. Non ha certamente un fisico da modella ma anche grazie al karate si mantiene in forma, sarà alta al massimo 1.65 e qualche chilo in più del peso forma che rendono le sue curve molto sinuose. Ha una terza abbondante e un bel sedere all'infuori, non da indossatrice di intimo ma comunque all'apparenza piuttosto sodo.
Piuttosto sveglia e decisamente disinibita per la sua età, ha un rapporto conflittuale con la matematica e quindi da ormai quasi un anno viene da me due volte a settimana per le ripetizioni. Nonostante queste qualità non ho ancora provato a corteggiarla, da un lato preferisco comunque mantenere una figura professionale da manager e direttore d'albergo ed essendo in un certo senso il suo prof e dall'altra i 24 anni di differenza essendo che ha compiuto da pochi mesi 19 anni, mi hanno certamente inibito.
Ad ogni modo abbiamo un bel rapporto e lei si diverte a prendermi in giro chiamandomi "sei il mio professore preferito" e lanciandomi frecciatine maliziose.

Sapendo del suo arrivo, raccolsi in fretta tutto che non era indispensabile dalla scrivania e le buttai nell'armadio, preparai il solito block notes a quadretti e tornai in salotto.
Lei stava armeggiando vicino al lavandino e mi accorsi che sotto il suo solito spolverino era molto meno vestita di quello che pensavo.

Aveva dei jeans elasticizzati a vita bassa e una camicetta annodata sulla pancia, In questo modo i fianchi erano scoperti e appena si girò ..mi resi conto che la camicetta faceva ben poco per coprire il suo seno generoso.

"Uffa... uffa prof.....guarda che scema, mi sono tutta bagnata" ...disse indicando una macchia sul seno destro, che iniziò a sfregare con uno strofinaccio, i suoi seni erano particolarmente abbondanti, ma con questi movimenti, si muovevano sobbalzando su e giù e risvegliando in me un desiderio che non mi aspettavo di provare per lei.


Tentai di riprendermi e la aiutai a preparare il te, prima di accompagnarla in salotto per la lezione. Giada mi sembrava distratta, faceva errori continuamente e rideva giuliva, con la maglietta che sembrava scollarsi sempre di più e io che tentavo in tutti i modi di evitare di guardarle.

Non so quanto involontariamente ma Giada fece cadere la penna, abbassandosi improvvisamente per recuperarla.... Mentre la guardavo chinarmi notai che il mio cazzo era bene evidente dai pantaloni della tuta, forse non ancora duro .... Anche lei si accorse e ridendo gli diede un paio di colpetti con la mano, quasi un principio di segarmi ….


"Wuauuuuu... però Prof, complimenti, ancora no lo vedo ..maaa chissà che sorpresa"...
Tentai di ignorare gli impulsi che venivano dal mio cazzo ormai di marmo ma non ce la facevo, perdendo continuamente la concentrazione.
"Ma Prof qua va un meno..... Come ha fatto a non vederlo?..... Secondo me ha ancora la febbre"... vero?..

"Io...si beh forse...magari facciamo una pausa Giada".. che dici?...
Ero sinceramente molto in in difficoltà, mi sentivo in colpa.....non mi rendevo conto che in realtà Giada stava giocando al gatto con il topo.
"Ma non si preoccupi... prof. anzi vado a prenderle un goccio d'acqua, intanto si misuri la febbre"....

Così con una scusa andai in un'altra stanza, senza tanta convinzione mi misi il termometro sotto l'ascella, al ritorno in salotto.... notai che il nodo alla maglietta era ben più grande e ormai usciva fuori la scollatura del reggiseno.....

"Prof. Mirko.... Ma dai, non si misura la febbre stando seduti, si metta sdraiato a letto, ci penso io a lei, mi creda ho fatto il corso di primo soccorso"..

Sembrerebbe una scena ridicola ma il mio cervello era talmente annebbiato così le obbedì, dopo poco il termometro squillò e prima che potessi fare qualsiasi cosa mi mise una mano nella maglietta e tastò per bene il petto per poi prendere il termometro.


"Uhm prof. 36.8 mi sa che questo termometro non funziona bene, ho un modo migliore per capire se davvero ha la febbre"...
Ero talmente inebriato dal suo senso ormai a pochi centimetri dai miei occhi che non mi resi conto che la sua mano si stava avvicinando al mio cazzo che iniziò lentamente a masturbare da sopra i pantaloni.

“Dopo qualche secondo con uno strattone più forte mi abbassa i pantaloni e infilò l'altra mano nei boxer, ero totalmente inerme, con una mano massaggiava le palle da sopra i pantaloni mentre con l'altra mi faceva una sega dall'interno”.

"Ho sempre voluto vedere la sua tartaruga Prof. la notavo sotto quelle mogliettine attillate che indossa”...
Diceva mentre mi mordicchiava le orecchie e mi baciava il collo, poi esclamò”
"Proviamo bene questa febbre"

Mi Abbassò del tutto i pantaloni, si tolse la maglietta e iniziò a leccarmelo, ero sdraiato, lei al mio fianco che succhiava il mio cazzo mentre massaggiava lentamente lo scroto. Era fantastico e sebbene al pompino mancasse un po' di esperienza, la mia visione del suo che a fatica stavano dentro al reggiseno, la sua foga e il suo impegno mettevano già a dura prova la mia resistenza.
Ormai avevo perso ogni freno così la alzai e limonando selvaggiamente ci spogliamo, rimanendo completamente nudi, notai che la sua fighetta non era rasata, ma mostrava un fantastico ciuffetto a triangolo biondo. Sembrava non avesse mai baciato nessuno prima, me la trovavo la sua lingua completamente nella mia bocca. Sembrava volesse fondersi con me tanto eravamo abbracciati e tanto la sua lingua cercava la mia e l'impeto aumentò ancora di più quando la mia mano trovò finalmente la sua fighetta..... “Era completamente bagnata per non essere ancora stata sfiorata ed infilai il mio indice senza problemi, seguito poco dopo dal medio e dall'anulare”.....
“Non so quanto tempo siamo stati così, ma mi sembrava un eternità, la penetravo con tre dita e intano le muovevo sbattendo i polpastrelli fino alla parete dell'utero, mentre lei goffamente mi masturbava, nel mentre i suoi gemiti e gli spasmi di piacere aumentavano a dismisura. Piano piano i gemiti si fecero sempre più forti fiche a avuto un orgasmo molto rumoroso...urlava di piacere e con le gambe che tremavano incontrollate”....

Appena si riprese mi misi supino sul letto, avevo le dita indolenzite per lo sforzo masturbandola ed ho pensato che lei avesse bisogno di qualche istante per riprendersi....... ed Invece con un rapido movimento mi fu a cavalcioni, con il mio cazzo in mano e diritto verso la sua fighetta. Non so come ma recuperai un momento di lucidità e le dissi....
"Cazzo Giada io non ho e non usi preservativi”...
"Non ce n'è bisogno prof. Mirko tanto prendo già la pillola"...

“Si alzo con una spinta delle cosce e in un istante il mio cazzo le fu dentro per metà, la sua espressione era di dolore, sentiva l'attrito, forse per l'orgasmo appena avuto, i primi affondi non furono semplici, poi piano piano la sua vagina tornò a essere un lago e gli affondi aumentarono di intensità”.
“Andava sempre più veloce, il suo seno che si muoveva e le sbatteva fin sul mento, così le presi in mano stringendole i suoi grandi capezzoli chiari. Io assecondavo il suo movimento e mi accorsi che godeva e veniva continuamente quando il cazzo le usciva quasi del tutto prima di rientrare prepotentemente”.....



La feci alzare e la misi a gattoni sul letto mentre io la prendevo da dietro, facevo entrare e uscire del tutto il mio cazzo, allargandole le natiche in modo da stringere la sua vagina attorno a me. Giada, urlava gemeva a ritmo dei miei colpi che le affondavo e ben preso si mise a spingere con il bacino all'indietro in modo da sentire ancora di più la presenza del mio cazzo. I suoi gemiti si alternavano sempre più spesso a espressioni e parole sconnesse o a brevi incitamenti come....
"Più forte... dai Mirko.. dai Mirko più forte …..adoro sentire ll tuo cazzo tutto dentro" …. “Dai prof. Dai prof... aprimi ancora di più"......

Affinché un altro intenso orgasmo, stringendo le mie mani a loro volta strette sul suo culo sodo, ormai anche io ero al limite ma prima volevo la mia posizione preferita, il missionario. “Così la girai mentre ancora stava sborrando e la penetrai da sopra, Affondandole colpi forti spingendole il cazzo fino in fondo all'utero, Giada con un grido di dolore mi disse .. mi stai facendo male prof ,, il tuo cazzo e enorme e lunghissimo, e iniziai a spingere, aumentando poco a poco la forza.

Ero dentro di lei, sentivo l'esigenza di venire e spingevo sempre di più, con l'impressione di arrivare ad ogni affondo, cosa che lei sembrava apprezzare da quanto mi infilava le unghie nella schiena.

Proprio prima di venire tirai fuori il cazzo di colpo, facendole scappare un lungo mugolio di piacere..... I primi schizzi le colpirono il seno ma il grosso della sborra sui peli del pube, dove rimase attaccata. Le Schizzai almeno 7- 8 volte.... lei continuò a gemere e mugolare per tutto il tempo. Infine un suo cenno mi avvicinai alla sua faccia e lecco le ultime gocce dal mio cazzo che rimaneva ancora sorprendentemente duro.

Ci siamo fatti la doccia a turno e poi concludemmo la lezione, quindi ci salutammo quasi come non fosse successo nulla. La sera però mi scrisse un messaggio che in poche parole mi fece tornare il cazzo duro come la roccia:
"Prof. Mirko, la lezione di oggi è stata la migliore della mia vita, penso che domani avrò bisogno di ripetizioni anche per management e accoglienza " e concluse aggiungendo la solita faccia ammiccante,



Dopo di quella storia mattina a casa mia le cose con Giada, era inevitabile e precipitarono..... Da parte mia posso garantire che ci fossero tutte le mie intenzioni di evitare questa situazione... che essendo lei mia alunna e appena 19 enne, pensavo di aver sbagliato tutto..... Giada invece era di tutt'altra idea, anzi si divertiva a provocarmi.


In un week end seguente di pomeriggio avevo approfittato che i suoi genitori erano fuori per qualche giorno.... e andai a andarla a trovare a casa. Era fine aprile, le verifiche erano e così non mi portai la borsa con il PC e gli appunti da studiare.

Dentro la mia testa.. le intenzioni erano molto chiare e mi resi conto subito che anche le sue lo erano, nel momento stesso in cui mi aprì la porta. Indossava una sorta di camicia da notte scollata e ….senza reggiseno... Mi accolse con un sorriso radioso e non mi diede nemmeno il tempo di salutarla che già la sua lingua era dentro nella mia bocca, i nostri bacini spingevano l'uno contro l'altro e le mie mani stringevano quelle chiappe così sode.

“Abbracciati stretti e baciandoci come se non ci vedessimo da un secolo...... ci accomodiamo sul divano mentre lei armeggiava con i bottoni e la cerniera dei miei jeans. Io intanto le avevo slanciato la vestaglia e liberato il seno, giocavo con i suoi capezzoli, mordicchiandoli e succhiandoli, lasciandole scappare di tanto in tanto qualche gemito.
Mi disse dai Mirko.... allarga le gambe e si inginocchiò prendendomi le palle in mano e iniziando a massaggiarle dolcemente, nel frattempo iniziò a baciarmi il cazzo e incominciò a leccarne su e giù, prima di succhiare la cappella. Una sorta di preliminare a quanto pare le piaceva e … parecchio …. a me faceva letteralmente impazzire.”

Iniziando a succhiare con più foga e muovendo la bocca su e giù sempre più velocemente. Lo ammetto i suoi pompini non erano certamente e migliori, che avevo ricevuto...., Giada, aveva la bocca molto piccola e a malapena il mio cazzo riusciva ad entrare, tuttavia la sua voglia mi faceva impazzire.

Intanto il cellulare di Giada squillava continuamente era già alla quarta - quinta chiamata persa affinché giada si decise e finalmente risponde.... mettendo in vivavoce e continuando a segarmi e leccarmi....

“Ciao Giada.. ciao Amore come va?.. E più di mezz'ora che ti sto chiamando... che qualche problema”... dall'altro lato una voce maschile, molto nervosa....

“Giada ma dove cazzo sei?... Non esci oggi?”...
“Eh no amore.... te l'ho detto ho tanto da studiare”...
“Ahh Si... e perché prima eri fuori con Katia Non dirmi bugie, non dirmi cazzate per favore”..
“Oh..oh . ma sei fuori... ma sei diventato uno stalker? …...Ma rilassati eh... prendi una tisana”..

Intanto aveva aumentato il ritmo spesso aspettava qualche secondo per poi rispondere da quanto era intenta a succhiare...


“Giada non ti sento bene ma dove sei... dimmi dove cazzo sei?”...
“Ohhh allora proprio non capisci...sono a casa, te l'ho già detto dieci volte”....
“Non ci credo.... sento dei rumori strani...smettila raccontarmi cazzate ”
“Oh ..Oh .. ma che cazzo ora mi hai rotto i coglioni lo sai......vai a dare il culo..... Ci sentiamo quanto ti saranno passate le paranoie”......

Riattaccò. non persi tempo, la presi in braccio la feci mettere a cavallo su di me, le allargai le gambe facendola scendere sul mio cazzo.

“Giada ed era già fradicia così che gli infilai dentro tutto fino in fondo, facendole scappare un grido..... E Iniziai quindi a spingere e lei assecondava il mio movimento....... era già al limite dell'orgasmo... io che le mordevo il collo e il seno e con le mani le allargavo le chiappe, Stavo pensando a come Giada fosse brava a far scivolare dentro e fuori tutto il cazzo, quanto all'improvviso suonò il citofono. Lei mugolava continuamente..stava godendo”....

“Non si alzò fino a che citofonarono di nuovo. Io la seguì e non appena prese in mano la cornetta le misi la testa fra le gambe, iniziando a leccare in profondità la sua fighetta e a mordicchiandole l'interno coscia”...


“Chi è?”
“Giada per favore sono io scendi”
“heiiii .. heiii ...Primo non prendo ordini da te, secondo ti ho detto. Di no stressarmi non fare lo stalker e adesso voglio parlare con te”..ok

“La situazione non era proprio ideale ma Giada sembrava molto tranquilla così continuai il mio lavoro, concentrandomi sul clitoride, che le succhiavo e leccavo lentamente”...

“Il suo ragazzo non si arrendeva e continuava....Da.. dai per favore sai che odio quando litighiamo”...
“No, non l'hai ancora capito ..ti ho detto di no”...
Dall'altro lato del citofono.... si sentì l'inconfondibile “clic” del portone che si apriva.
“Ed il ragazzo , Giada E' appena uscita la signora Morelli, sto salendo”...
Giada esclamò...“Cazzo”, attaccò risistemandosi il vestito e specchiandosi nello specchio per riordinare i capelli.
“Mirko per favore....vai nel mio armadio in camera.. nasconditi”...

“ In quel momento non ebbi molto tempo per pensare, raccolsi velocemente le scarpe e i pantaloni e corsi in camera. Il suo armadio aveva la cassettiera nella parte bassa così ero in una posizione scomoda. Fortunatamente le ante avevano quella classica struttura che mi lasciavano prendere aria fresca, mantenendomi comunque praticamente invisibile essendo seminascosto dai vestiti”...



“Mentre Giada era In salotto. Non sentivo bene ma con la solita furbizia sembrava essere riuscita a sbolognarsi del fidanzato, ricordandogli che presto sarebbe tornato suo padre essendo un maresciallo dei carabinieri le avrebbe creato problemi vedendolo in casa e che la stava stressando”...

“Nel frattempo il mio cazzo si era messo a riposo, tuttavia sentivo ancora i suoi umori addosso e questo mi lasciava addosso un eccitazione pazzesca”..... Dopo dieci minuti non sentii più chiacchiere così stavo per uscire quando sentii la voce di Giada molto più vicina”...

“No dai Amore, dai Giada non abbiamo tempo, di farci almeno una sveltina”
“Dai, sentilo come ce l'ho duro.....poi so che sei vogliosa, lo so che sei già bagnata......Lo sai vero... è la cosa migliore da fare dopo un litigio”
“Ok, ma una cosa super veloce però”

Poco dopo vidi i due entrare in camera, lei che lo spingeva verso il letto. Ma che diavolo le passava per la testa a Giada?... Non poteva scoparselo di là in salotto? .

“Mi spinsi contro la parete posteriore dell'armadio mentre il ragazzo si spogliava e lei si levava il vestito, rimanendo completamente nuda.
Si sdraiò aprendo le gambe e lui le fu subito sopra, spingendo in fondo e veloce, e venendo rapidamente in meno di 2 minuti.... Parlava e ansimava mentre lei lo accoglieva fingendo spudoratamente gemendo a bassa voce e ancora bagnata dal mio lavoro di poco prima”....

Lui era poco di poco alto di me, ma anche molto magro, decisamente uno molto poco atletico.
Nascosto dentro l'armadio iniziai a rendermi conto che la situazione mi faceva un po incazzare. Intanto lei non mi aveva mai detto di avere il ragazzo, cosa che rendeva ancora più forte quella sensazione di “sbagliato tutto”...

Anzi, LEI era uno spettacolo, ne ammiravo le gambe sode, il triangolo ben curato di peli biondi, perfino i pochi rotolini di ciccia sulla pancia e quella espressione da donna in estasi....quei fantastici occhi verdi sembravano ammiccare maliziosi.... non sembravano.....lo erano proprio..... “Giada guardava verso di me rinchiuso nell'armadio.. con lo sguardo voglioso e poco dopo si fece passare lentamente la lingua sulle labbra della fighetta dal suo fidanzato.... Questa cosa riaccese l'ardore in me e mi trovai senza accorgermene con il mio cazzo in mano come se fosse di marmo”.....

“Ed il fidanzato.... Oh,, Giada quanto ti manca?..... dai che voglio sentirti.. voglio sentirti venire …..” La sentii mormorare tra i gemiti e gli ansimi...Sai cosa mi fa venire subito amore”
Giada sembrava molto pensierosa... ma poi acconsentì.

Giada si riprese in fretta e praticamente buttò fuori di casa il fidanzato che, molto spaventato dal possibile arrivo del padre, se ne andò, molto nervoso. Era così odioso che mi stavano passando i sensi di colpa per essermi scopato varie volte la sua morosa... Non appena sentii la chiave della porta esco dal mio nascondiglio... Notai che sorprendentemente il mio cazzo era ancora in tiro e alzando lo sguardo vidi che Giada era tornata e sogghignava...

“Finalmente un po' di sborra da gustare...... Quel maleducato del mio fidanzato non me ne ha data nemmeno un po'...
Mentre concludeva la frase si inginocchiò e iniziò a farmi ancora un bel pompino il mio cazzo diventava duro come il marmo....pressi la decisione che era arrivato finalmente il momento... di sfondarle il suo bel sederino....le feci mettere a 90° sul letto... mettendolo più in su possibile il bacino ….. e infilandole con forza prima due , poi tre dita nella figa ,, nel mentre Giada a incominciato a gemere e forte sembrava in trance”... “Le appoggiai la punta della cappella su buco del culo ,, con una spinta energica le infilai la metà del cazzo dentro il culo .. nel mentre Giada urlava di dolore... le sue urla rimbombavano nella camera... gridando che le bruciava il sedere .. le stavo facendo molto male …... in quando il mio cazzo e molto grosso e lungo ….. urlando piangendo diceva tu sei pazzo... sei un pazzo prof..... mi stai aprendo letteralmente ….. il tuo cazzo e almeno il triplo di quello del mio ragazzo.... fai fai fai piano .. ti prego .. nel mentre io da incosciente e incurante delle sue lagne continuavo a spingerle sempre più forte e il cazzo tutto dentro”......Dopo alcuni istanti Giada con mugoli di piacere sempre più forti...incominciò a tremare ….. ed ecco un intenso orgasmo liberatorio...... anch'io dopo ancora alcuni affondi le sborrai un po in fondo al sederino... poi tolgo il cazzo del suo culo … la invito a inginocchiarsi .. era con gli occhi chiusi in trance....... le dico guarda che mi hai combinato ….il mio cazzo e ancora pieno........... dai succhia … incomincio succhiarlo ed io le ho riempito tutta la bocca …. di sborra..... dicendole ….. adesso puliscimelo tutto non lasciarne una goccia.......... questa e la punizione ...per il pasticcio che avevi combinato prima .. facendomi nascondere dentro l'armadio........ nel mentre il tuo fidanzatino si faceva la sveltina di 2 minuti e di sborrava l'ombelico “….......

“Nel mentre Giada era ancora inginocchiata vidi che era tornata e gioiosa ed esclamò ….ohh ohh prof....“Finalmente un po' di sborra da gustare..... finalmente.... tu sii sii che riesci a farmi godere Mirko...con il tuo cazzo da cavallo..... il mio fidanzato non riesce a farmi godere e neanche sa sborrarmi in bocca, da quanto e veloce a venire”.... Continuando a pulirmi il cazzo...

Giada si e mollata con il fidanzatino ed abbiamo continuato la nostra storia segreta per almeno un anno ….incontrandoci almeno tre volte a settimana o a casa sua o a casa mia ….
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